Le pizzerie più strane al mondo, e i loro piatti forti
Poco importa che esista al mondo un’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) per proteggere l’autenticità della ricetta italiana più famosa al mondo.
Quella ricetta è anche quella che ha viaggiato più lontano e che più volte ha subìto rimaneggiamenti. Per questo motivo, il presente articolo di approfondimento verterà proprio sulle “trasformazioni” della pizza in posti del mondo dove non ci si aspetterebbe di incontrarla!
La pizzeria più difficile da raggiungere
In questo caso si tratta di un pari merito: fra Pizza Pi Vi, che di fatto è una barca nell’arcipelago delle Isole Vergini, e Jardin Escondido, che si trova invece in Costa Rica, e precisamente nel parco nazionale del vulcano Arenal a El Castillo.
Attenzione all’effetto rollìo nel ristorante galleggiante, dove una delle pizze nel menù si chiama “Georgia Peaches”, e per “soli” 33 dollari propone pesche, feta, basilico e un giro di aceto balsamico a fine cottura.
Niente di altrettanto stravagante in Costa Rica, dove il menù è fedele a poche ricette tradizionali ma la pizza della casa è una vegetariana con funghi, peperoni e… ananas.
La pizza più grande al mondo
Big Mama’s and Papa’s Pizzeria, a Los Angeles, è famosa non solo per aver consegnato le pizze a tutti i presenti durante una cerimonia degli Oscar ma anche per il suo prodotto top di gamma, dal nome Giant Sicilian.
Il nome lo lascia intuire: si tratta di una pizza dal diametro enorme, paragonabile a dei tappeti casalinghi 300×400, ed è indicata per sfamare circa 70 persone (no, non si tratta del tipo servito ai membri dell’Academy, che si sono accontentati di altro!).
La pizza più costosa
Steveston Pizza Co., in Canada, è al momento in cui scriviamo, il ristorante con la pizza più costosa del globo. Il gusto “See Nay” infatti ha un prezzo di ben 850 dollari. Da cosa dipende? Farine particolari? Pomodori in arrivo direttamente da Pachino?
Niente di tutto questo: la See Nay contiene fra gli altri aragosta, caviale russo e tartufi italiani in abbondanza. Non per tutti, decisamente.
La pizza stravagante… in Italia
Le pizze non tradizionali non sono solo una prerogativa estera, ovvio, ma la differenza è che quelle nate dalle nostre parti si attengono agli ingredienti originali quanto più possibile.
È il caso della “pizza cono”, inventata nel 2002 da Rossano Boscolo, che ha fatto storcere i nasi di qualche purista, ma che comunque continua a mietere successi: non paragonabile a quella tonda, certo, dura lo spazio di qualche boccone e per dimensioni è paragonabile a un grosso gelato. Di sicuro l’appetito vien mangiando… e questa fa venire voglia di ordinare, subito dopo, qualcosa dalla forma più classica!