Da dove arriva la nostra pizza?
Chiamatela pita, pitta, pide o come meglio credete: gli studiosi della materia potranno anche essere cauti su questo argomento, ma nulla ci toglie dalla testa che la nostra pizza sia la discendente diretta di quelle antiche focacce mangiate dall’antica Grecia all’attuale Turchia, da Israele all’Egitto, passando anche per Albania, Bulgaria e tutti i paesi dell’est europeo.
Per qualcuno potrà essere uno shock sentire associare il cibo italiano per antonomasia ad altre aree geografiche diverse dallo Stivale. Ma è proprio per l’unicità del bacino del Mediterraneo e gli scambi fra le sue diverse culture lungo l’arco di millenni che siamo convinti che una geniale invenzione di un anonimo fornaio dell’antichità abbia viaggiato lungo le rotte delle navi di un tempo, approdando in città diverse e cambiando forma, nome (solo in parte!) e il modo di mangiare di chi la assaggiava.
Una piccola parentesi: chi siamo noi?
Noi di Spaccanapoli siamo un gruppo di appassionati cultori della pizza (napoletana ma non solo: continuate a leggerci e avrete delle sorprese!): poiché crediamo fermamente che il cibo sia cultura, abbiamo deciso di aprire questo sito per raccontare la storia di questa pietanza, ripercorrendone a ritroso i passaggi che l’hanno portata a diventare così nota.
Non solo: l’intenzione è di dare visibilità anche alle evoluzioni della pizza, quelle innovazioni in fatto di presentazione e cottura che a qualcuno fanno storcere il naso, ma che rendono questo piatto sempre giovane ed eccitante.
Le parole sono importanti: da dove viene “pizza”
In una storia bisogna sempre iniziare con le basi, e alla base della pizza, oltre alla farina (passateci la battuta!), c’è il suo nome: quando si inizia a parlare di pizza?
Ancora una volta guardiamo all’antica Grecia, alla Turchia, al territorio che oggi corrisponde a Montenegro e Albania. In tutti questi luoghi, e in altri a loro confinanti, già 5000 anni fa esiste una parola derivata da pita o da pitta, e in tutti questi territori descrive un tipo di pane simile a focaccia, che viene farcito di altri ingredienti oppure coperto da essi. Suona familiare?
Spostiamoci nell’attuale Campania e in Calabria: interessate entrambe da forti movimenti colonizzatori da parte dei Greci, in entrambe esistono focacce col nome proveniente da quelle terre. Addirittura, uno dei pani tipici calabresi si chiama pitta ancora oggi!
La difficoltà di datare un cibo tradizionale
Dopo la sua comparsa sul territorio italiano si fa più complicato seguire tutte le tappe evolutive che dalla pita portano alla pizza. Ci piace segnalarne almeno una, però, perché molto visibile: la pinsa mangiata dai soldati romani durante le loro campagne militari da qualche anno è stata riscoperta, rappresentando un’alternativa alla sua cugina più famosa.
La vera trasformazione in pizza avviene da qualche parte fra Campania e Lazio nel X secolo, addirittura venendo usata come forma di pagamento per beni e servizi. Di questa fase parleremo via via nei prossimi approfondimenti del nostro sito.